Contenuto dell’articolo
- 1 Churchill, Ian Fleming e l’invenzione delle forze speciali
- 2 L’operazione Postmaster: la missione che ha cambiato la guerra
- 3 Il cast: un dream team di muscoli, charme e talento
- 4 Guy Ritchie fa quello che sa fare meglio
- 5 Bastardi senza gloria incontra Ocean’s Eleven
- 6 Perché dovreste guardarlo (e dove)
quando vedi un film diretto da Guy Ritchie con Henry Cavill che picchia nazisti, tu non fai domande. Tu premi play. È una regola non scritta del cinema d’intrattenimento. E Il Ministero della Guerra Sporca, disponibile su Prime Video dal 25 luglio 2024, è esattamente il tipo di film che Guy Ritchie sa fare meglio: action sfrenata, dialoghi taglienti, esplosioni spettacolari, e un cast talmente bello che ti dimentichi di respirare.
Ma la cosa più folle? È (quasi) tutto vero. O almeno, basato su documenti desecretati del Dipartimento della Guerra britannico nel 2016. Questa non è fantasia tarantiniana come Bastardi senza gloria. Questa è la Storia con la S maiuscola. Solo che Guy Ritchie l’ha raccontata come se fosse un fumetto Marvel ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. E funziona. Cavolo se funziona.
Churchill, Ian Fleming e l’invenzione delle forze speciali
Siamo nel 1941. Londra viene bombardata dalla Luftwaffe. I sottomarini tedeschi U-Boot affondano ogni nave di rifornimento britannica. L’Inghilterra è sola contro il Terzo Reich e sta perdendo. Male.
È qui che Winston Churchill (interpretato da Rory Kinnear, lo stesso Bill Tanner della serie 007—non a caso) ha un’idea geniale: “E se invece di combattere come gentleman, iniziassimo a combattere sporco?”
Nasce così la Special Operations Executive (SOE), la prima organizzazione di forze speciali della storia. E tra i fondatori c’è un certo Ian Fleming—sì, quello che poi scriverà James Bond. Non vi sembra già un film da solo questo?
Churchill vuole un gruppo di “furfanti e cani sciolti” capaci di compiere missioni impossibili dietro le linee nemiche, usando tecniche non convenzionali. Traduzione: sabotaggio, esplosioni, combattimento corpo a corpo, zero regole del galateo bellico. Da qui il titolo: Il Ministero della Guerra Sporca. Perché quando sei disperato, non puoi permetterti di fare il gentleman.
L’operazione Postmaster: la missione che ha cambiato la guerra
Il film si concentra su una missione reale: l’Operazione Postmaster. L’obiettivo? Infiltrarsi nell’isola di Fernando Po (oggi Bioko, Guinea Equatoriale), controllata dalla Spagna franchista ma usata dai nazisti come base di rifornimento per gli U-Boot, e distruggere o rubare le navi tedesche.
Il problema? È territorio neutrale. Se l’operazione viene scoperta, la Spagna potrebbe entrare in guerra al fianco della Germania. Il rischio è totale. La missione è ufficialmente non autorizzata. Se qualcosa va storto, il governo britannico negherà tutto.
Ma per Gus March-Phillipps (Henry Cavill) e la sua squadra di rinnegati, questo è esattamente il tipo di lavoro per cui sono nati.

Il cast: un dream team di muscoli, charme e talento
Parliamo della cosa più importante: questo cast è assurdo. Non nel senso di “assurdo brutto”. Nel senso di “assurdamente bello e talentuoso da essere quasi offensivo”.
Henry Cavill nei panni di Gus March-Phillipps, il maggiore britannico che ha fondato la SSRF (precursore del SAS) e che è stato l’ispirazione per James Bond. Cavill qui è nel suo elemento: carismatico, letale, con quel sorriso da mascalzone che ti fa perdonare qualsiasi esplosione.
Alan Ritchson (quello di Reacher) è Anders Lassen, un soldato danese che combatte con arco e frecce (!!) perché le armi da fuoco sono troppo rumorose. È un mostro di 190 cm di muscoli e violenza controllata. La scena in cui strangola un nazista con un arco è già leggendaria.
Eiza González è Marjorie Stewart, l’agente sotto copertura che si infiltra nei circoli nazisti fingendo di essere affascinata da loro. Eiza è bellissima, pericolosa, e ha imparato il tedesco dieci minuti prima di girare (parola del regista). Questo è commitment.
Alex Pettyfer è Geoffrey Appleyard, il braccio destro di Gus. Fun fact: durante le riprese in Turchia, Alex stava per annegare e Henry Cavill lo ha salvato. Quindi sì, Superman salva anche nella vita reale.
E poi ci sono Henry Golding (Crazy & Rich), Hero Fiennes Tiffin (After), Cary Elwes (La storia fantastica), Til Schweiger (Bastardi senza gloria), e Babs Olusanmokun (Dune). È praticamente un catalogo di attori bellissimi che sanno anche recitare.
Guy Ritchie fa quello che sa fare meglio
Se avete visto Lock & Stock, Snatch, Sherlock Holmes, The Gentlemen, o Wrath of Man, sapete già cosa aspettarvi. Guy Ritchie ha uno stile inconfondibile: montaggio rapido, slow-motion strategici, colonna sonora rock o classica usata in modo ironico, dialoghi brillanti, violenza coreografata come un balletto.
E Il Ministero della Guerra Sporca è Guy Ritchie in modalità “divertimento puro”. Non c’è il cinismo di Snatch. Non c’è la malinconia di Wrath of Man. Qui c’è solo puro, spensierato, glorioso intrattenimento bellico.
Le scene d’azione sono spettacolari. Esplosioni ovunque. Combattimenti corpo a corpo coreografati perfettamente. Gus che entra in un bar pieno di nazisti e li stende tutti con un sorriso stampato in faccia. Anders che usa l’arco come se fosse Legolas nella Seconda Guerra Mondiale. Marjorie che spara in testa al cattivo principale con la freddezza di una professionista.
È violento? Sì. Ma è quella violenza fumettistica, quasi catartica, che non ti fa sentire a disagio perché sai che stai guardando cattivi oggettivamente cattivi (i nazisti) essere sconfitti da eroi oggettivamente fichi.

Bastardi senza gloria incontra Ocean’s Eleven
Il paragone con Bastardi senza gloria di Tarantino è inevitabile. Entrambi sono film sulla Seconda Guerra Mondiale che si prendono libertà enormi con la Storia. Entrambi trattano i nazisti come cartoni animati da abbattere senza pietà. Entrambi sono profondamente soddisfacenti da guardare.
Ma c’è una differenza fondamentale: Tarantino ha inventato tutto. La missione dei Bastardi, l’uccisione di Hitler al cinema—tutto fantastico (nel senso letterale del termine).
Guy Ritchie invece racconta (più o meno) fatti realmente accaduti. L’Operazione Postmaster è esistita. Gus March-Phillipps è esistito. Anders Lassen è esistito (ed è l’unico soldato delle forze speciali ad aver ricevuto la Victoria Cross). La SOE ha davvero cambiato il corso della guerra.
Certo, Ritchie si prende delle libertà. Aggiunge romance, cambia dettagli, esagera l’azione. Ma la base storica c’è. E questo rende tutto ancora più incredibile.
Poi c’è un elemento Ocean’s Eleven: la missione è un heist travestito da operazione militare. Non è “andiamo a conquistare una posizione nemica”. È “andiamo a rubare delle navi senza farci beccare da nessuno”. Il piano è complesso, pieno di variabili, con un timer che conta alla rovescia. E quando tutto sembra andare storto, improvvisano. Perché i veri eroi improvvisano sempre.
Perché dovreste guardarlo (e dove)
È il film perfetto per quando volete spegnere il cervello, sedervi sul divano con patatine e birra, e godervi due ore di bei ragazzi che picchiano nazisti con stile.
È il film perfetto per un venerdì sera. Per una serata tra amici. Per quando avete bisogno di vedere i cattivi perdere e i buoni vincere in modo spettacolare.
Il Ministero della Guerra Sporca è disponibile in esclusiva su Prime Video (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick).
Se amate i film d’azione, se amate Guy Ritchie, se amate Henry Cavill, se amate vedere nazisti perdere in modo spettacolare, questo film è per voi. Buona visione!

Napoletana d’origine e torinese d’adozione, sono cresciuta tra un film di Hitchcock e una pizza da Sorbillo. Sono sempre alla ricerca di una nuova caffetteria o un nuovo sushi e adoro conoscere nuove persone e visitare posti nuovi, vicini e lontani.
