Contenuto dell’articolo
- 1 Il crimine perfetto che non esiste (o forse sì)
- 2 Holly Gibney: La detective che non sapevate di volere
- 3 Il mostro che ti guarda dallo specchio
- 4 I 10 episodi che non puoi saltare
- 5 Il cast che non sbaglia un colpo
- 6 Perché funziona così bene?
- 7 Dove vederla (e perché dovreste)
- 8 La valutazione di tveserie.it
Ragazzi, parliamoci chiaro: quanti adattamenti di Stephen King avete visto che vi hanno fatto dire “ok, questo è DAVVERO inquietante”? Non parlo di jumpscare facili o di mostri grotteschi. Parlo di quella sensazione viscerale che ti fa controllare due volte la serratura prima di andare a dormire.
The Outsider, disponibile su NOW e Sky Atlantic, è esattamente quel tipo di serie. E non sono solo io a dirlo: lo stesso Stephen King l’ha definita “uno dei migliori adattamenti del mio lavoro”. E fidatevi, il Re non fa complimenti a caso.
Il crimine perfetto che non esiste (o forse sì)
La premessa è semplice ma straziante. Un bambino di 11 anni, Frankie Peterson, viene trovato morto. Massacrato. Il detective Ralph Anderson (Ben Mendelsohn, che conoscete da Bloodline) ha tutte le prove del mondo per arrestare Terry Maitland (Jason Bateman): DNA, testimoni oculari, filmati di sorveglianza. Terry è un insegnante d’inglese, allenatore di baseball, padre di famiglia. Il tipo di persona che in una cittadina americana come Flint City, Oklahoma, rappresenta la normalità stessa.
Quindi Ralph lo arresta. Davanti a tutti. Durante una partita di baseball.
Ed ecco il problema: Terry ha un alibi inattaccabile. Era a 70 miglia di distanza, a un seminario, documentato da foto e testimoni.
Come puoi essere in due posti contemporaneamente? La risposta che la serie ti dà non è quella che ti aspetti. E vi giuro, è molto peggio.
Holly Gibney: La detective che non sapevate di volere
Se avete letto i libri di King, Holly Gibney non è una novità. È il personaggio che King ha creato nella trilogia di Mr. Mercedes (da cui è stata tratta un’altra serie, tra l’altro). Ma qui Holly viene interpretata da Cynthia Erivo con una tale intensità che vi dimenticherete di qualsiasi altra versione.
Holly non è la classica detective. Ha dei “metodi poco convenzionali”, come dicono educatamente. Ma è brillante. Osserva le cose che tutti gli altri ignorano. E quando inizia a parlare di quello che sta realmente succedendo a Flint City, tu spettatore sei già così dentro la sua logica che, per quanto assurda, inizi a crederci.
È Holly che ti porta verso l’orrore soprannaturale. Lentamente. Con cautela. E quando finalmente ci arrivi, ti rendi conto che avresti preferito non saperlo.

Il mostro che ti guarda dallo specchio
Senza fare spoiler (lo giuro), quello che rende The Outsider così disturbante non è il mostro in sé. È l’idea che il Male possa indossare una faccia familiare. Che possa essere tuo vicino, il tuo insegnante, qualcuno che ami.
King lo sa bene. L’ha sempre saputo. I suoi mostri migliori non sono creature dell’ombra. Sono cose che si nascondono in piena luce, che sfruttano la nostra fiducia, che si mimetizzano così bene da farci dubitare di noi stessi.
E la serie lo traduce visivamente in modo magistrale. La regia (affidata in parte a Jason Bateman stesso) usa primi piani claustrofobici, angolazioni che ti fanno sentire osservato, silenzi che pesano più di qualsiasi dialogo.
I 10 episodi che non puoi saltare
La serie è composta da 10 episodi, ciascuno di circa un’ora. E vi dico subito: non ci sono filler. Ogni episodio aggiunge un pezzo al puzzle, e il ritmo è perfetto. Non è una di quelle serie che ti fa aspettare sei episodi prima che succeda qualcosa. Qui succede tutto da subito, ma in modo così stratificato che continui a scoprire nuovi livelli di orrore fino all’ultimo minuto.
Il finale, poi. Non ve lo anticipo, ma sappiate che è uno di quei finali che ti fa rimanere immobile davanti allo schermo per qualche secondo, a processare quello che hai appena visto. E poi inevitabilmente controlli Instagram o Twitter (ora X) per vedere se qualcun altro è sopravvissuto come te.
Il cast che non sbaglia un colpo
Oltre a Ben Mendelsohn, Jason Bateman e Cynthia Erivo, il cast include Bill Camp (che merita da solo una nomination), Marc Menchaca, Mare Winningham, Paddy Considine, e Julianne Nicholson. Sono tutti straordinari. Non c’è una sola performance che stona.
E questo è fondamentale perché The Outsider vive sui volti dei suoi attori. Sulle microespressioni. Sui silenzi carichi di significato. Su quella frazione di secondo in cui vedi un personaggio capire qualcosa di terribile.

Perché funziona così bene?
Perché Richard Price, lo sceneggiatore (quello di The Night Of, se l’avete vista), ha fatto una cosa intelligentissima: ha preso il suo tempo. The Outsider inizia come un crime procedurale classico. Poliziotti, prove, interrogatori. E solo gradualmente, quasi impercettibilmente, inizia a inclinarsi verso il soprannaturale.
Quando te ne rendi conto, è troppo tardi. Sei già dentro. E come i personaggi, non puoi più tornare indietro.
È lo stesso meccanismo narrativo di True Detective (prima stagione, quella buona). Quella sensazione di “c’è qualcosa che non va, ma non riesco a capire cosa” che ti tiene incollato allo schermo.
Dove vederla (e perché dovreste)
The Outsider è disponibile su NOW e Sky Atlantic. Sono 10 ore della vostra vita. E vi garantisco che ne vale la pena.
Se amate King, è un must. Se amate il genere crime, è un must. Se amate le serie che vi fanno pensare (e che vi fanno paura senza bisogno di mostrarvi mostri ogni cinque minuti), è un must.
E se state cercando quella serie che vi fa dire “ok, questa settimana non dormo”, beh, l’avete trovata.

La valutazione di tveserie.it
Io l’ho vista in due giorni. E vi confesso che ho dovuto fare una pausa dopo l’episodio 6 perché mi sentivo emotivamente esausto. Non è una serie che guardi distrattamente mentre scorri il telefono. È una serie che richiede la vostra attenzione totale. E in cambio, vi darà un’esperienza televisiva che difficilmente dimenticherete.
Quindi sì, lo consiglio? Assolutamente. Ma preparatevi. Perché The Outsider non è solo intrattenimento. È un’esperienza. E non sempre piacevole. Ma sempre, sempre memorabile.
Ah, e se vi state chiedendo: sì, ci sarà una seconda stagione? La risposta è complicata. HBO inizialmente non l’ha rinnovata, ma ci sono state voci di interesse da altre piattaforme. Nel frattempo, godetevi questi 10 episodi perfetti. A volte è meglio che una storia finisca, piuttosto che essere allungata all’infinito.

Napoletana d’origine e torinese d’adozione, sono cresciuta tra un film di Hitchcock e una pizza da Sorbillo. Sono sempre alla ricerca di una nuova caffetteria o un nuovo sushi e adoro conoscere nuove persone e visitare posti nuovi, vicini e lontani.
